La crisi del mercato dell’energia continua a causa delle tensioni geopolitiche tra Russia ed Europa e le conseguenti mancate erogazioni di gas nelle riserve europee hanno aumentato il prezzo del 400% rispetto ad inizio 2021.
L’aumento esponenziale del prezzo del gas si è immediatamente riversato sul valore del PUN (Prezzo Unico Nazionale) cioè il prezzo dell’elettricità all’ingrosso, in merito a questo ARERA specifica: “La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso (PUN) che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 €/MWh nei valori medi mensili). Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa”.
Purtroppo questa situazione lato prezzi continuerà ancora per alcuni mesi: “Con riferimento al primo trimestre 2022, i prezzi a termine rilevati nel mese dicembre non segnalano ancora un’inversione di tendenza, attestandosi per il gas naturale intorno ai 118 €/MWh e per l’energia elettrica intorno ai 300 €/MWh”.
Contestualmente con l’inizio del nuovo anno sembra esserci qualche segnale positivo: il prezzo in salita ha spinto molte navi cargo a deviare la propria rotta dall’Asia all’Europa infatti decine di navi cariche di gas naturale stanno affrontando il tragitto per approvvigionare il nostro continente. Inoltre le ultime previsioni parlano di un inverno molto più mite del previsto e quest’ipotetica condizione potrebbe diminuire la domanda di energia per il riscaldamento e di conseguenza ridurre il rischio che la crisi continui anche nei prossimi mesi.
Nonostante tutto, il prezzo resta molto alto e con ogni probabilità si rifletterà in bolletta a partire dal primo trimestre del 2022. È necessario specificare, per chi non lo sapesse, che il gas naturale rappresenta ancora circa il 42-43% dell’approvvigionamento energetico italiano, non a caso la sua combustione è fondamentale per cucine e stufe, ma anche per produrre l’elettricità che viene immessa in rete. Il nostro continente è stato costretto ad assicurarsi dei volumi di gas in più rispetto al dicembre 2020, a prezzi più cari di circa 7-8 volte.
Gli effetti in bolletta
Stando ai dati Arera, dal 1 Gennaio 2022 le tariffe delle bollette energetiche aumenteranno: la spesa per la famiglia-tipo sarà di circa 823 euro, con una variazione del +68% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente, corrispondente a un incremento di circa 334 euro/anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1560 euro, con una variazione del +64% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente, corrispondente ad un incremento di circa 610 euro/anno.
Con la nuova Legge Bilancio 2022 sono stati stanziati dal Governo circa 3,8 miliardi di euro con l’obiettivo di contenere i costi in bolletta per le famiglie e le microimprese, in più è prevista una riduzione al 5% dell’IVA per le bollette del gas. Nonostante le nuove misure, non si riuscirà a contenere significativamente i rialzi e tantomeno a contenere le emissioni di CO2 che continuano a minacciare la salute del pianeta.
La soluzione più conveniente
La soluzione migliore per risparmiare da subito in bolletta e sfruttare energia pulita resta il fotovoltaico: i pannelli di ultima generazione hanno rendimenti sempre migliori anche grazie alle nuove tecnologie che consentono di accumulare a costi più accessibili l’energia prodotta in eccesso per poi utilizzarla nei momenti di necessità come ad esempio nelle ore serali. Inoltre fino al 31 dicembre 2024 sarà ancora possibile usufruire della detrazioni fiscali prorogate del 50% e in alcuni casi è possibile accedere anche al superbonus del 110%.
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